VOLontari Psichiatrici Insieme

Siamo un’associazione Onlus – iscritta al Registro Regionale – che da marzo 1999 svolge attività, in collaborazione con l’ASL TO2 di Torino, con utenti psichiatrici seguiti dagli ambulatori del Centro Diurno in Lungo Dora Savona, 26.

I pazienti vivono in famiglia, o nelle comunità, o nei gruppi-appartamento, o in alloggi assegnati loro dall’ATC del territorio della Circoscrizione 6 e 7. La nostra attività prevalente è di sostegno al recupero psico-sociale dei pazienti psichiatrici, con l’obiettivo di aiutarli a ritrovare relazioni, amicizie, lavoro persi con la malattia e di riattivazione della “rete” intorno alla persona.

In collaborazione con gli operatori del Centro Diurno, sono state create piccole opportunità di lavoro per alcuni pazienti come camerieri, cuochi, addetti alle pulizie in ambienti non “protetti”. Questa occasione è stato uno strumento, da parte degli utenti, di riscoperta delle proprie abilità – che molti credevano perse con la malattia – e una verifica delle inclinazioni naturali da sostenere, da parte degli operatori.

Tutto ciò ha permesso un cambiamento nell’immaginario collettivo della follia, non vissuta più solo in termini di pericolosità o imprevedibilità, ma come una malattia dietro la quale ci sono persone da incontrare in un reciproco scambio.

Un’altra attività che viene svolta sono i corsi di “sensibilizzazione” ai cittadini sulle problematiche del disagio mentale, per cercare di superare i pregiudizi nei confronti della malattia e per reclutare nuovi volontari, perché è importante che l’azione volontaria sia una componente essenziale della moderna cittadinanza. Dovrebbe diventare “normale” dedicare liberamente una parte del proprio tempo a sostenere i diritti dei più deboli, ritenendo che il volontariato non sia beneficenza, ma una scelta etica, di altruismo, di responsabilità, di partecipazione nel sostenere i diritti di chi non sa di averli.

Forse nelle grandi città è difficile definire il disagio perché ha fattezze diverse: non è solo la povertà, ma anche una malattia, la solitudine, la depressione, l’essere anziano, avere una famiglia numerosa, essere straniero, tossicodipendente, alcolista, sieropositivo, single con figli, ecc.

Si dovrebbe lottare contro il pregiudizio a favore dell’integrazione di ogni cittadino salvaguardando le proprie differenze, nel rispetto dell’unicità di ciascuno. La reciprocità è una norma che regola le relazioni tra le persone, una predisposizione a dare fiducia di essere contraccambiati sotto diverse forme: più si è in grado di ricevere, più si è in grado di dare.

In un’ottica positiva è importante credere che un cambiamento sia sempre possibile, cominciando a “piccoli passi”.

La prima nostra attività nel ’99 sono state uscite serali, una volta a settimana, fatte da 2 volontari con un gruppo di 8-10 pazienti per riscoprire la città e la possibilità di uscire con persone che non fossero operatori dei servizi e neanche pazienti: è stato un ricominciare una nuova vita partendo da una piccola cosa.

A questo attività è seguita, con la collaborazione degli operatori del Centro Diurno, l’organizzazione di soggiorni al mare una volta all’anno a partire dal 2001.

Poi si è strutturato il primo progetto di accompagnamento al lavoro che si chiamava “Il pranzo è servito” della durata di 6 mesi, finanziato dalla Provincia. Si è creato un gruppo di lavoro di 7 pazienti, a cui un cuoco-tutor aiutato da 2 volontari ha insegnato a cucinare e servire a tavolo al gruppo costituito, a favore dei pazienti e gli operatori del Centro Diurno per 3 pranzi a settimana. Dopo questa esperienza i pranzi e le cene al Centro Diurno non sono più stati gestiti dagli infermieri ma dai pazienti ed infermieri insieme, in un’ottica di reciprocità e collaborazione con grande soddisfazione dei pazienti che acquistavano la consapevolezza di “valere” e di “saper fare”.

In quegli anni, sulla spinta del lavoro di inclusione sociale, si assisteva alla formazione della squadra di calcio e di basket, con il sostegno dell’associazione.

Dal 2003, abbiamo aderito – su invito della Circoscrizione 6 – ed insieme ad altre realtà associative del territorio, al Progetto di Riqualificazione delle Periferie – Contratto di Quartiere di via Ghedini e via Gallina – con il desiderio di cercare di aiutare le persone a risolvere i propri conflitti personali per vivere meno conflitti relazionali con gli altri e nello specifico con i vicini di casa. Quindi, riteniamo importante un’azione di ascolto, raccolta informazioni, valutazione dei bisogni e progettazione di azioni condivise con gli abitanti per cercare di cambiare atteggiamento e modo di vedere le situazioni nel quotidiano per migliorare la qualità della propria vita e di conseguenza anche quella degli altri. Inoltre nelle case, che fanno parte del Contratto di Quartiere del progetto sopraccitato, vivono persone che frequentano il Centro Diurno e che quindi conosciamo da molti anni.

Siamo disponibili ad incontri-dibattiti con gli abitanti sulle tematiche riguardanti le patologie mentali, in cui oltre agli esperti, sarebbe interessante ascoltare la testimonianza di chi ha vissuto la malattia in prima persona.

Studi recenti hanno riscontrato che le patologie mentali sono correlate al contesto sociale ed economico. Le psicosi migliorano più facilmente nei paesi in via di sviluppo perché il contesto comunitario è più accogliente e i meccanismi di esclusione meno rigidi. Per questi motivo è importante che si vada a ricercare e rafforzare la solidarietà, il senso di appartenenza e la condivisione, elementi che hanno sempre caratterizzato i periodi economici meno floridi.

Da diversi anni aderiamo al Forum del Terzo Settore perché riteniamo che i maggiori risultati si possano ottenere con la collaborazione, la condivisione e la solidarietà.

Qualcuno diceva che il sogno di una persona rimane un sogno, ma il sogno di tanti può diventare realtà e seguendo questa filosofia abbiamo contribuito alla creazione e realizzazione del “Caffè Basaglia” insieme ai pazienti psichiatrici.

ORGANIGRAMMA

Presidente: Cristina Vettorello

Vice-presidente: Paolo Zannini

Amministratore Delegato: Costabile Lo Schiavo